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Commissione missionaria regionale 19 gen 2012

Cammino per formare un gruppo missionario e farlo crescere..
                                                         

                                    COS'E' UN GRUPPO MISSIONARIO


Una premessa necessaria

Se uno ha accolto il Vangelo, deve anche farlo conoscere agli altri.
Se uno ha incontrato Gesù di Nazaret, deve anche raccontarlo agli altri.
La fede si rafforza donandola e si indebolisce, fino a morire, tenendola solo per sé.

Se una parrocchia si chiude in se stessa, non serve a nulla.
Come il sale senza sapore, di cui parla Gesù: "non serve più a nulla.
Non resta che buttarlo via e la gente lo calpesta" (Mt 5,13).

Una descrizione

Il Gruppo Missionario è composto da cristiani che cercano di vivere la propria fede
testimoniandola verso gli altri, vicini e lontani, e
cercano di aiutare la propria comunità cristiana ad essere missionaria,
dentro e fuori dei propri confini.

Un gruppo di cristiani “normali”

Ovvero persone che hanno intuito che il Vangelo deve essere offerto a tutti e
che la propria fede può restar viva solo se la si comunica.
Si uniscono in gruppo:
per far crescere "insieme" la propria fede nella sua dimensione missionaria.

Un cammino di fede ecclesiale

Il gruppo missionario cerca di maturare nella fede
dando ampio spazio alla formazione missionaria dei suoi membri.
Questa formazione ha le sue radici nella vita ordinaria della parrocchia
e qui porta i suoi frutti.

Un cammino di azione ecclesiale

Il gruppo missionario opera sempre per sostenere e sviluppare
lo spirito missionario della propria comunità cristiana.


A. La formazione


Ogni discepolo di Gesù è chiamato a diventare sempre più simile a lui,
a crescere nella fede e a "portare sempre più frutto" (Gv. 15,2).

La formazione cristiana è un processo di maturazione personale della fede
che si sviluppa dentro la comunità dei discepoli.

E' la parrocchia la prima responsabile della formazione dei suoi membri
attraverso la catechesi, la liturgia e l'esperienza della carità.

Chi fa parte del gruppo missionario
riceve la propria formazione innanzitutto dalla vita ordinaria della parrocchia
partecipandovi attivamente o,
se si trovasse staccato, - come può succedere, soprattutto per i giovani -
entrandoci progressivamente.

Il gruppo missionario intende sviluppare una dimensione fondamentale della formazione cristiana:
la dimensione missionaria.

I momenti della formazione missionaria


1.   Ascoltare la Parola di Dio


La comunità cristiana cresce nella fede radicandosi nella Parola di Dio.

Il Gruppo Missionario partecipa attivamente ai momenti di ascolto della Parola
che la parrocchia propone, oppure - se è il  caso -
si fa lui stesso promotore di tali iniziative.
In ogni sua riunione il gruppo
riserva uno spazio per l'ascolto della Parola e la riflessione comune.
Si cercherà di scoprire sempre meglio la dimensione missionaria della Bibbia
per viverla nella propria vita.

2.   Pregare perchè il Regno venga

Il Gruppo Missionario partecipa alle esperienze di preghiera
proposte dalla comunità parrocchiale.
Ha però anche momenti propri di preghiera, soprattutto nelle riunioni del gruppo,
dove viene  sviluppata la dimensione missionaria:
si prega per tutti i popoli della terra, per i missionari, per la chiesa universale.

La preghiera "venga il tuo regno" è parte integrante della missione.

3.   Vivere l'Eucaristia e i sacramenti


Ogni parrocchia trova nell'Eucaristia (banchetto del regno) e nei sacramenti (segni del regno)
la "vita piena ed abbondante" del Signore risorto che costruisce il Regno di Dio.

IL Gruppo Missionario vive l'Eucaristia e i sacramenti nella loro apertura universale:
ogni Messa è sempre per il mondo intero e
ogni sacramento è forza per i credenti per costruire il Regno.

4.   Calare la fede dentro la storia

Ogni comunità cristiana deve portare il vangelo tra la gente del suo territorio:
dovrà conoscere bene questa gente e i suoi problemi.
Ma deve anche preoccuparsi perchè il vangelo arrivi a tutti i popoli della terra:
dovrà allora conoscere questi popoli e i loro problemi.

Il Gruppo Missionario ha il dovere prima di tutto di informarsi
e poi di far conoscere alla comunità parrocchiale i problemi dei popoli, soprattutto dei poveri,
le cause di tante situazioni ingiuste, la situazione dei cristiani nel mondo,
la vita delle giovani chiese.

Per aiutare la propria comunità a incarnare il Vangelo qui e
a sostenere l'evangelizzazione di tutti i popoli
sono di grande aiuto molti documenti del Papa e dei Vescovi che occorre conoscere e studiare.


B. L'azione

1.   Il Gruppo Missionario aiuta i propri membri
ad avere uno stile di vita personale evangelicamente missionario:
accoglienza verso tutti, apertura universale, sobrietà e anche povertà,
rispetto della giustizia, serietà professionale.

2.   C'è un'azione missionaria "ordinaria" :
consiste nell'introdurre un vero spirito missionario
nella vita parrocchiale quotidiana a cui si partecipa:
catechesi, liturgia, testimonianza della carità, gruppi familiari, associazioni, movimenti...

3.   C'è poi un'azione missionaria "straordinaria":
consiste in particolari attività a carattere "missionario" come:
veglie, Giornate, mostre, commercio equo e solidale, campi di lavoro,
incontri con i missionari ecc...
Esse devono sempre mirare a incidere sulla vita ordinaria della parrocchia,
senza accontentarsi di singole iniziative che non lasciano traccia.

4. Il Gruppo Missionario agisce sempre in piena comunione
con la comunità parrocchiale, soprattutto attraverso la persona del parroco e
attraverso il Consiglio Pastorale parrocchiale.
Eventuali difficoltà dovranno essere serenamente affrontate,
ricordando che senza comunione la missione non può essere credibile.

5.   Per un'azione missionaria efficace
è utile sostenere la collaborazione tra le parrocchie del Vicariato e
tenere frequenti contatti con altri Gruppi Missionari.

6.   Il Centro Missionario Diocesano aiuta i Gruppi Missionari
ad essere e a sentirsi parte attiva della chiesa locale che, unita intorno al Vescovo,
è la vera fonte della vita missionaria.

7.   Il Gruppo Missionario esperimenta la sua "capacità missionaria"
anche collaborando nel diagolo con quegli uomini di buona volontà, anche non credenti,
che si impegnano sui problemi come la giustizia, la pace o la salvaguardia del creato:
questi, in una completa visione evangelica, sono problemi missionari.
Nel diagolo si dovrà rafforzare e purificare la propria identità ecclesiale.


Come far nascere un Gruppo Missionario

Se qualcuno ha capito che non si può essere cristiani senza essere missionari e
che la stessa comunità cristiana non può dirsi tale se non è missionaria,
ne parla col parroco e propone la formazione del gruppo sulla linea di quanto è descritto sopra.

Se c'è il consenso (o almeno la non opposizione) del parroco,
bisognerà coinvolgere il Consiglio Pastorale parrocchiale.

Bisogna credere che esistono nelle comunità persone - giovani e adulte - sensibili alla Missione,
perchè lo Spirito del Signore è sempre all'opera.

Con questa fiducia si possono contattare quanti già lavorano, in modi diversi,
per la missione universale o
si sono rivelati interessati da cristiani ai problemi del Terzo Mondo.

Si propone loro di rendersi disponibili ad animare la comunità cristiana
per aprirla sempre più alla missione universale.

Le riunioni del Gruppo Missionario dovrebbero essere periodiche,
rispettando una certa regolarità e seguendo uno schema ben definito:
  >  momento di preghiera:
si chiede al Padre che "venga il suo Regno" e si affidano a lui missionari,
i Paesi e le chiese di tutto il mondo, con i loro problemi e le loro speranze;
  >  momento formativo:
preparato da qualche membro del gruppo o guidato da qualche persona invitata
può essere molto vario (un esempio: l'itinerario formativo proposto dal CMD),
ma sempre dovrà comprendere l'ascolto della Parola di Dio ed
eventualmente una riflessione e discussione di qualche documento del magistero
(un esempio: la "Redemptoris Missio")
o anche delle lettere dei missionari o lo studio di problemi particolari
(sottosviluppo, fame, immigrati, pace...)
  >  momento di programmazione delle attività del gruppo,
soprattutto delle iniziative da proporre a tutta la comunità parrocchiale,
  >  momento di revisione delle attività realizzate e del proprio impegno personale.

Come far crescere un Gruppo Missionario


Perseverare nelle riunioni ben preparate:

Creare un gruppo un clima di amicizia e fiducia reciproca,
in cui ognuno si senta responsabile.
Per questo è indispensabile una presenza non saltuaria, ma continua, puntuale e attiva.

Collegarsi con gli altri gruppi del Vicariato e con il Centro Missionario Diocesano
per uno scambio di esperienze, di informazioni e di strumenti di lavoro e
per organizzare qualche attività in comune.

Tenere rapporti regolari e vivi col Consiglio Pastorale parrocchiale e
con gli altri gruppi e associazioni regionali e nazionali
collaborare nelle iniziative promosse da tutta la comunità.

Sollecitare discretamente quanti si occupano della liturgia, della catechesi e della carità
a mettere in evidenza la dimensione missionaria, già ben presente nell'eucaristia e nei sacramenti,
come nei catechismi e in ogni catechesi, come nella carità evangelica.

Mantenere regolare corrispondenza con i missionari della parrocchia o con altri missionari,
trovando poi il modo più adatto per informare e coinvolgere tutta la comunità su qualche problema.

Informarsi attraverso le Riviste Missionarie sulla vita delle giovani chiese del Sud del mondo e
sulla loro situazione culturale, sociale e politica e far circolare le informazioni in parrocchia.


Don Mario Bandera
Direttore C.M.D. Novara
Torino Commissione Regionale
19 febbraio 2012
23/01/2012

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